“Il titolo della mostra è dovuto al fatto che ci sono diverse visioni e punti di vista, non c’è un unico filo conduttore”, spiega Vanna Papa, una delle artiste.
La mostra collettiva Storie, racconti, punti di vista, nasce dalla collaborazione di Alessandra Maria Ferri, Ivana Fraccaro, Vanna Papa e Ferdy Poloni, artisti risolutamente diversi tra loro circa le tecniche, le tematiche e l’estetica, ma che vengono accomunati da una spiccata sensibilità verso il concetto trattato nelle loro opere, il grande ardore che caratterizza il processo creativo e l’appartenenza al medesimo territorio.
Abside della Chiesa – sala introduttiva
Mentre la prima sala è stata concepita come introduzione ai quattro artisti, le successive vogliono creare un dialogo tra le opere esposte, mantenendo comunque intatta l’autonomia destinata non solo alle singole opere ma ad ognuna delle tre artiste Ferri, Fraccaro e Papa: troveremo una natura in grado di entrare in contatto con la sfera emotiva nella prima artista, la ricerca di un luogo fisico per identificare un luogo dell’anima nella seconda e la malattia di un corpo che trova sollievo nel ritrarre sé stesso e gli elementi floreali nella terza. L’ultima sala è interamente dedicata alla passione di Ferdy Poloni per la cultura musicale attraverso gli anni.
Alessandra Maria Ferri, Ivana Fraccaro, Luciano Ongaro – Ci incontriamo lì
Alessandra Maria Ferri utilizza l’elemento arboreo per la proiezione delle sue riflessioni, dei suoi sentimenti dentro l’opera e soprattutto come introiezione di sé stessa in tutte le sue sfaccettature. La forma ricorrente nelle sue creazioni è appunto l’albero, sia impresso sulla carta sia espanso nello spazio tridimensionale sotto forma di scultura.
Alessandra Maria Ferri – è tutto scritto
Ivana Fraccaro lavora con un materiale tanto insolito quanto sottovalutato: la terra cruda. Ha proposto opere pittoriche e scultoree che assumono i toni delicati dell’argilla nelle quali si combinano elementi incastonati direttamente all’interno dell’opera stessa; i suoi capolavori propongono tematiche profonde e le sue “intrusioni” donano loro una nuova completezza che va al di là della mera decorazione.
Ivana Fraccaro – Forever
Vanna Papa si esprime per mezzo di elementi naturali, come quello floreale e quello corporeo. Attraverso essi ci parla di sé stessa, delle sue passioni, ma anche della sua malattia: l’artista accompagna con naturalezza lo spettatore nelle varie emozioni e reazioni che l’hanno accompagnata nel periodo in cui è stata affetta da tumore al seno.
Vanna Papa – Trittico: la malattia, l’accettazione, la vita
Ferdy Poloni si discosta e si concentra sul contesto musicale: egli presenta una selezione di ritratti policromi di famosi cantanti e gruppi musicali che hanno contribuito alla formazione del suo bagaglio, della sua personalità e della sua essenza.
Ferdy Paoloni – Omaggio alla storia della musica
Questa mostra è un viaggio, un percorso nella vita degli artisti che essi permettono di fare al fruitore, un volo all’interno delle loro emozioni; sono in grado di mostrarci la loro felicità, i motivi di essa ma anche i periodi bui e come sono riusciti a combatterli per rinascere.
Alessandra Maria Ferri, Ivana Fraccaro – Troppo cerebrale per capire
È un’esposizione speciale, che non ti aspetti, che lascia il viaggiatore con una sensazione di benessere per il cuore e per l’anima; lo stesso benessere che si prova a casa propria, quando si torna da una lunga giornata o da un viaggio, si apre l’uscio e si percepisce l’inconfondibile odore di casa; quella pace che si prova dopo aver tolto le scarpe strette per affondare i piedi nella tiepida e pettinata sabbia del mattino.
Non so se le mie sensazioni siano state amplificate dalla conoscenza delle eccentriche e spassose artiste, e dell’abile e accorta curatrice, ma sono certa che quest’esposizione sia stata capace di coinvolgere anche gli animi più aridi e dubbiosi.
Storie, racconti, punti di vista, 11 settembre – 10 ottobre 2021, Chiesa di S. Orsola – Conegliano. Curatrice: Marina Zorz. Organizzatore: Matteo Collot
Veduta del castello di Conegliano