Amo la scrittura e la lettura da quando non avevo nemmeno 10 anni. Tra gli strumenti utilizzati, il mio preferito è sempre stato il vocabolario dei sinonimi e contrari, a mio parere mezzo estremamente valido. Mentre durante l’età scolare mi servivo del formato cartaceo, ora utilizzo dei molteplici strumenti offerti dalla rete e, da perfetta pignola, consulto diversi vocabolari online.
Con la stesura dei miei ultimi articoli, nei quali il tema cardine era la donna, per non utilizzare ripetizioni, mi sono trovata a ricercare dei sinonimi della suddetta parola. Ma quelli ritrovati su un sito in particolare mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta.
Prima di continuare, ci tengo a precisare una cosa: io non sono in alcun modo una femminista radicale, una di quelle persone che si offende se l’uomo le apre la porta o le offre un caffè; questa, a mio parere, si chiama semplicemente galanteria o più comunemente gentilezza, fondamento che in linea di massima, sono in grado di possedere tutti. Offendersi per un gesto cortese che in primis da piacere a chi lo fa, è estremamente sciocco; assicuro che per evidenziare la propria posizione di donna fiera e indipendente non è necessario dimostrare a tutti i costi di essere in grado di pagare da sola una cena e non significa nemmeno offendersi per un passaggio offerto da un uomo. Questi sono esempi di puro radicalismo, un’esagerazione eccessiva prodotta da persone che non hanno compreso il vero significato di femminismo, quale azione che ha semplicemente la volontà di porre sullo stesso piano i diritti degli esseri umani.
Sono d’accordo sull’adeguamento dello stipendio in base al ruolo che ricopre una persona e non in base al suo sesso, ma non sono d’accordo che un posto mi spetti di diritto in quanto donna. Le persone che lottano per questi diritti vogliono essere apprezzate per le proprie capacità, non lodate o denigrate per una componente imprescindibile del loro aspetto.
Premesso ciò, vorrei mostrare i sinonimi trovati su uno dei siti internet da me consultati:
Penso che il contenuto sia piuttosto discutibile e non abbia bisogno di troppi commenti. La prima definizione che mi lascia sbalordita è l’anacronistico “sesso debole” e naturalmente il suo contrario “sesso forte”; ritengo che gli autori siano rimasti fossilizzati ad una definizione di alcuni decenni fa, che ad oggi pare alquanto inopportuna.
E poco vale la frase collocata in fondo “I testi sopra riportati non sono in alcun modo espressione dell’opinione di …”, dal momento che in questo caso non si tratta di opinione, ma di scorrettezza linguistica.
Tramite la comparazione tra questa e la definizione riportata su un secondo sito che sono solita consultare di frequente, è palese la differenza di esattezza e attenzione nella formulazione del sinonimo.
Tutto ciò per affermare che probabilmente la società non è ancora completamente pronta ad accettare una realtà nella quale l’uomo non sia al vertice della piramide della società. Le parole sono ottime conduttrici di messaggi di forza e speranza di cambiamento, ma fino a quando non saranno accompagnate da fatti reali, saranno solamente l’ennesima ipocrisia della società umana.