Il parco di Villa Borghese si riempie di installazioni di arte contemporanea grazie alla seconda edizione di Back to Nature 2021, a cura dello storico e critico d’arte Costantino d’Orazio.
Il nuovo progetto espositivo vuole portare alla riflessione sul futuro del mondo e sulla necessità di costruire un nuovo rapporto con la natura. Le installazioni presenti sono studiate per essere esposte all’aperto e pensate per dialogare con il parco, con le sue piante, con gli specchi d’acqua e con i viali.
Back to Nature 2021. Arte Contemporanea a Villa Borghese è promossa e prodotta da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, promotore del programma di performance musicali che animano i fine settimana attraverso i suoi appuntamenti musicali.
La manifestazione viene concepita infatti, sia come festival sia come mostra a cielo aperto: intorno alle grandi installazioni artistiche in continuo dialogo con la natura, si svolgeranno performance musicali e interventi artistici volti al coinvolgimento dello spettatore.
Anche quest’anno la mostra ha l’obiettivo di rivisitare gli usuali concetti di fruizione dell’opera d’arte e dei canonici luoghi deputati all’esposizione, alla luce dell’attuale emergenza sanitaria: attraverso l’arte, Back to Nature offre agli usuali frequentatori di Villa Borghese la possibilità di vivere e fruire degli spazi del parco in maniera inedita, attraverso un percorso che si snoda lungo il Parco dei Daini e l’area di Piazza di Siena.
Dagli elementi di Loris Cecchini, che con Arborexence ha moltiplicato i rami di un albero con l’aggiunta di 350 profili in acciaio, come simbolo di convivenza tra uomo e natura, alla spettacolare installazione di Leandro Erlich intitolata Window & Ladder, una finestra a mezz’aria raggiungibile attraverso una scala sospesa nel vuoto, per un’installazione che gioca sulle dicotomie interno-esterno e possibile-impossibile; Marinella Senatore, con Assembly offre al pubblico una pedana pensata per accogliere performance e azioni del pubblico.
Loris Cecchini, Arborexence
Leandro Erlich, Window & Ladder
Giuseppe Gallo con la sua opera, Eroi, propone 12 sculture a forma di sedia che, proprio come alberi, si ergono da terra. Marzia Migliora suggerisce l’idea del volo e della libertà grazie a un’opera concepita in collaborazione con le detenute del carcere femminile di Rebibbia, Staccando l’ombra da terra #1 e #2; il tema della libertà è legato anche all’opera di Pietro Ruffo, Migrante, una scultura che dà l’impressione di un disegno tracciato nell’aria, una sorta di monumento alla speranza.
Giuseppe Gallo, Eroi
Marzia Migliora, Staccando l’ombra da terra #1 e #2
Pietro Ruffo, Migrante
Dalla prima edizione di Back to Nature giungono i quattro alberi avvolti dal lavoro a maglia dell’Accademia Aracne, intitolati Yarn bombing. Tomás Saraceno offre How to hear the universe in a spider/web: A live concert for/by invertebrate rights, progetto digitale che attraverso le tecnologie esplora le connessioni tra l’Uomo, la Natura e l’Universo.
Accademia Aracne, Yarn bombing
L’ultima opera acquisita è Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: 100 panchine prodotte grazie al coinvolgimento di donatori, sono disposte sul prato della piazza a formare il simbolo concepito dall’artista come segno di una nuova dimensione sociale, in cui il rapporto tra gli uomini, le donne e la natura torna all’armonia necessaria per costruire un futuro possibile.
Michelangelo Pistoletto, Terzo Paradiso
Le opere sono illuminate tutte le sere fino alle ore 22:30 e sono visitabili gratuitamente fino al 25 luglio.