La cosiddetta “Fascia Principale” è la regione di spazio compresa tra Marte e Giove all’interno della quale esiste la più alta concentrazione di asteroidi in orbita intorno al Sole. Sull’origine della fascia c’è stato un confronto davvero molto serrato all’interno della comunità scientifica, principalmente per la contemporanea sovrapposizione gravitazionale esercitata dal Sole da una parte e da Giove dall’altra. Nel 1596 Keplero ipotizzò che nel mezzo dell’orbita di Marte e di quella di Giove ci dovesse essere un altro pianeta, per via della distanza tra loro. In quella regione un pianeta in realtà non c’è, ma vi si trova un anello di frammenti e detriti di roccia che semplicemente non sono riusciti a compattarsi in un unico corpo planetario. La massa della Fascia Principale, infatti, non ha materiale sufficiente per formare un pianeta.
Nonostante vi siano milioni di corpi, si stima che la Fascia Principale abbia una massa totale pari ad appena il 4% di quella lunare. La metà di questa massa corrisponde ai quattro oggetti più grandi: Cerere, Vesta, Pallade e Igea; il più grande di questi, Cerere, da solo equivale a un terzo della massa complessiva. Cerere, per la precisione, non è un asteroide, ma è classificato come pianeta nano così come Plutone, Haumea e Makemake, ed è l’unico oggetto della sua categoria a trovarsi nella regione interna del Sistema Solare. La sua scoperta avvenne il 1° gennaio 1801 ad opera del sacerdote siciliano Giuseppe Piazzi mentre era impegnato nell’osservazione di una stella, e fu poi confermata dal matematico Carl Friedrich Gauss verso la fine dello stesso anno. Cerere rimase solo un puntino fino a quando il telescopio spaziale Hubble ne ottenne le prime immagini ad alta risoluzione e fino al momento in cui, nel 2015, la sonda Dawn ne poté osservare da vicino la superficie.
Contrariamente all’immaginario popolare, la Fascia degli Asteroidi è per lo più vuota. Gli asteroidi sono distribuiti in uno spazio sidereo, talmente vasto che sarebbe quasi impossibile raggiungerne uno senza un accurato studio di puntamento. Ad oggi sono stati catalogati centinaia di migliaia di asteroidi dalle più svariate dimensioni, ed il numero totale può raggiungere i milioni. Oltre 200 asteroidi hanno un diametro maggiore di 100 km, ed attraverso un studio realizzato usando lunghezze d’onda infrarosse ha dimostrato che la fascia degli asteroidi ne ha 700.000-1.700.000 con un diametro di 1 km o più.
Un’altra caratteristica assai curiosa la troviamo al suo interno: lì, infatti, sono presenti zone in cui l’addensamento di asteroidi viene clamorosamente a mancare, creando dei veri e propri buchi orbitali. Sono fasce orbitali in piena risonanza con quella di Giove. Tale fattore ha fatto si che l’influenza gravitazionale del gigante gassoso abbia liberato le aree da tutti i corpi presenti. Le zone sgombre di asteroidi all’interno della fascia principale sono dette Lacune di Kirkwood, dal nome dell’astronomo che le scoprì nel 1866.
Con questo articolo chiudiamo definitivamente la prima parte dell’esplorazione del sistema solare, lasciandoci alle spalle la zona interna per così procedere verso i giganti gassosi. Nelle prossime puntate andremo a far visita al pianeta più grande del sistema solare: Giove.