I sindaci del Friuli Venezia Giulia si sentono pronti per una nuova sfida: rilanciare la nostra Regione alla fine di questa tragica fase pandemica.
Durante l’ultima Assemblea di Anci Fvg, tenutasi la scorsa settimana in webinar alla presenza del presidente nazionale di Anci Antonio Decaro, è stato detto che “la necessità di accelerare nella capacità di risposta dopo l’emergenza è diventata un elemento fondamentale, anche all’interno di un territorio come quello regionale costituito da piccoli centri che spesso da soli arrancano, ma che unendo le forze, anche con altri Enti, possono trasformarsi in un punto di forza per lo sviluppo post pandemico. Serve quindi definire alcuni orientamenti strategici, supportati da azioni concrete, che ci permettano di formulare delle proposte progettuali che saranno presentate ai massimi livelli regionali”.
Di che cosa avranno quindi bisogno i comuni affinché la macchina amministrativa riparta e si rigeneri? Avranno bisogno di visioni strategiche innovative per dare prospettive di medio e lungo termine alle azioni urgenti che vengono richieste nell’immediato, sia dall’ interno che dall’esterno dell’amministrazione. Dovranno mettere al centro il lavoro. Avranno bisogno di nuovo personale perché le politiche di austerity attuate attraverso il blocco del turn over nei Comuni, ha fatto perdere il 20% dei dipendenti in dieci anni. Trovando nuove forme di dialogo e ponendosi a disposizione della popolazione, i comuni dovranno fare rete tra di loro per rigenerare il tessuto connettivo della comunità: un nuovo interfaccia collettivo e partecipato di relazione tra pubblico e privato che punti allo sviluppo sostenibile del territorio, con particolare attenzione alla tutela di cultura, ambiente e sanità. Infine le buone pratiche già collaudate sui singoli territori dovranno essere diffuse su larga scala perché solo facendo emergere soluzioni condivise a problemi singoli e particolari sarà possibile costruire la comunità del futuro.