Contrariamente all’idea comune, gli edifici più moderni, nei quali vengono impiegati materiali come il vetro e l’acciaio, sono di importazione Europea. Per capire le motivazioni di questa influenza è necessario tornare indietro, a cavallo tra gli anni ’20 e ’30 del Novecento: in Europa c’è aria di una nuova guerra, Hitler sta per salire al potere e da lì a poco metterà in atto la nuova politica razziale nella Germania nazista, e nella capitale si è appena trasferita l’importante scuola di design industriale Bauhaus con il suo direttore Ludwig Mies van der Rohe.

In Italia, anche grazie al sostegno del fascismo, si stanno venendo a formare numerosi gruppi artistici e relative riviste (Novecento, Il Selvaggio…) con idee di base diametralmente opposte ma con un fine comune: diventare il miglior interprete della dittatura.

Ma la nostra vicenda si concentra maggiormente sugli avvenimenti che riguardano la Germania e di conseguenza il partito nazista e Hitler. Come è noto, in ambito artistico il regime era a favore di un recupero dell’antichità classica, poiché prodotto della razza germanico-nordica, quindi “ariana”, e di conseguenza propenso ad un accantonamento della modernità internazionale e meticcia. Ma perché? In larga parte a causa di Alfred Rosenberg, il Ministro del Reich per i territori occupati dell’Est, condannato a morte per crimini contro l’umanità nel  processo di Norimberga. Il politico non solo elogiava questa fantomatica cultura tedesca strettamente legata all’arte ariana e classica, ma sottolineava anche la negatività della vita nelle metropoli poiché sarebbe stata in grado di minare la tanto desiderata purezza razziale. Inoltre, aveva sviluppato una teoria secondo la quale tutta l’arte moderna sarebbe stata il prodotto di una cospirazione volta a sovvertire l’ideale della bellezza ariana. A tal proposito, per mostrare al popolo tedesco quanto fossero oscene le opere della cosiddetta Avanguardia (cioè opere moderne in contrasto con la classicità), nel 1937 Hitler ordinò a Goebbels di organizzare a Monaco una mostra intitolata Arte degenerata (Kunst in tedesco).

In quel contesto, che significato assumeva la parola “degenerata”? Chi era Goebbels? Cosa c’entra il Bauhaus? E gli Stati Uniti?

L’appuntamento è sempre per venerdì prossimo!