Oggi parliamo di Ariel Adkins, curatrice e blogger d’arte di Brooklyn che si diverte a portare il suo amore per i capolavori ad un livello superiore, creando capi unici ispirati agli stili delle opere e degli artisti moderni e contemporanei. Lei realizza mantelle, abiti, tute e camicie in colori vivaci e motivi audaci, capi per sé stessa e per le persone che incontra che condividono un amore come il suo per il potere dell’espressione artistica. Per realizzare le sue opere, Ariel disegna e dipinge direttamente sul tessuto degli abiti, traducendo le forme e le tonalità delle opere d’arte in composizioni indossabili.
Abito ispirato ai quadri di Jackson Pollock
L’artista è la creatrice di Artfully Awear, progetto nato come risposta al dolore e alla guarigione dopo la perdita della madre, forza creativa nella vita di Ariel. Nei 13 anni dopo la sua morte si è focalizzata sull’arte come modo di esplorare le sue emozioni complesse, come uno sbocco per il dolore ma anche come modo per riconnettersi con gli altri.
Durante i primi giorni di pandemia ha iniziato a realizzare una serie di vestiti ispirati all’arte e creati en plein air (all’aria aperta), esplorando un’immersione nella natura come via di fuga e riconnessione con sé stessa. In questo progetto quindi, le opere d’arte trovano diverse interpretazioni in abiti completamente fatti a mano.
L’artista ama il modo in cui l’arte ha il potere di unire le persone, anche oltre i confini geografici. Afferma che, attraverso il linguaggio della moda, si vuole fare un’affermazione personale e pubblica di stile e di identità; per lei quindi, il progetto rappresenta un’incarnazione di gioia.
Vestito ispirato al santuario di Fushimi Inari-Taisha
Il suo lavoro è stato incluso in una mostra collettiva intitolata Floral Flora, curata da Jac Lahav ed esposta quest’anno a New York. È uno spettacolo unico, poiché si svolge in una struttura di salute mentale chiamato “cura affettiva”, con l’obiettivo di esporre l’arte in un ambiente di guarigione. Floral Flora: Plant-Based Art, è un’esposizione di piante che vogliono essere di supporto emotivo. Le opere esposte infatti, esplorano la connessione post-quarantena delle persone con la natura, fornendo una tregua al mondo abituato ad una connessione constante con la tecnologia.
Yayoi Kusama’s Pumpkin nel al Benesse House Art Site, isola di Naoshima, Giappone
Ad ispirare il suo interesse di connubio tra arte e moda è stato il lavoro di Yves Saint Laurent nella collezione autunno/inverno del 1965. Degli abiti di YSL legati all’arte dell’astrattista Piet Mondrian si era già parlato in questo blog ad aprile 2021 nell’articolo intitolato “La moda è arte?“. Ariel Adkins ha voluto dipingere la sua versione, che in seguito è stata esposta accanto agli abiti di Yves Saint Laurent e ai quadri di Mondrian al Centre Pompidou a Parigi.
Da sinistra: l’abito di YSL, il vestito di Ariel Adkins e l’opera di Piet Mondrian
Un altro abito è stato ispirato dall’opera dell’artista contemporaneo Banksy Love is in the Bin, quadro che si è autodistrutto dopo la sua vendita alla casa d’aste Sotheby’s per 1,2 milioni di dollari.
Per la proposta di matrimonio fatta a Parigi, il suo fidanzato creò un abito fatto a posta per lei e ispirato all’Arco di Trionfo Impacchettato. Utilizzò un tessuto iridescente e una corda rossa, che ricordavano i materiali con cui era stata realizzata l’opera, installazione di cui si è parlato in un altro articolo qui pubblicato a novembre 2021 chiamato “L’Arc de Triomphe empaqueté“.
Realizzò anche una camicia per la sua amica Audrey Verger, sempre dipinta a mano ed ispirata al quadro del 1918 Les Disques di Fernand Léger.
Camicia ispirata a Les Disques, Fernand Léger, 1918.
Per l’artista Chet Gold creò una tuta ispirata alle ninfee di Monet. Tra le sue opere si contano un vestito ispirato al santuario di Fushimi Inari-Taisha, con i suoi lunghi sentieri e i suoi orange torii gates, un travestimento per Halloween che prende l’idea dall’opera Yayoi Kusama’s Pumpkin posta al Benesse House Art Site nell’isola di Naoshima in Giappone e molti altri vestiti che è possibile ammirare sul suo profilo Instagram artfullyawear, in cui lei stessa indossa le sue creazioni.
Tuta ispirata alle Ninfee di Monet