È conosciuta con il nome di Kronospan e appartiene al Consorzio di Sviluppo Economico – Locale del Ponte Rosso – Tagliamento che è nato il 2 ottobre 2017 a seguito della conclusione del processo di fusione per incorporazione tra il Consorzio per la Zona di Sviluppo Industriale del Ponte Rosso e il Consorzio di Sviluppo Industriale, Economico e Sociale dello Spilimberghese.
Nel sito ufficiale si legge inoltre che questa realtà industriale “è il risultato delle operazioni di riordino indicate dalla LR 3/15 ‘Rilancimpresa FVG’, gestisce direttamente le aree industriali del Ponte Rosso, l’area industriale Nord di Spilimbergo e la Zona Artigianale di San Vito al Tagliamento.”
Operano oltre 210 aziende su una superfice di quasi 570 ettari con circa 5.300 addetti che lavorano tra le 5 aree industriali; si tratta quindi di un Consorzio il cui territorio di riferimento si estende da Castelnovo del Friuli a Pravisdomini.
Sede italiana della multinazionale leader nel settore dei pannelli a base legnosa nobilitati, la Kronospan ora vorrebbe realizzazione un impianto di produzione di pannello truciolare da legno riciclato. Con immediata reazione è nato il comitato Ambiente Bene per le Comunità (ABC) che raggruppa cittadini di San Vito e delle comunità limitrofe con lo scopo di vigilare sulla tutelare della qualità dell’ambiente nel territorio.
A fronte di un alto indice d’industrializzazione e un evidente inquinamento dell’aria, il comitato, che vuole salvaguardare e proteggere la salute dei cittadini, ritiene che costruire una nuova linea di produzione di quel tipo possa portare più rischi che benefici.
Il comitato ABC Ambiente Bene per le Comunità un riconoscimento implicito del suo valido lavoro di sensibilizzazione e consapevolezza dal basso l’ha già ottenuto. Come riflesso della raccolta di quasi 700 firme certificate di cittadini sanvitesi, è partita un’inchiesta pubblica.
Sebbene la Regione abbia affidato l’incarico di organizzare il confronto all’amministrazione comunale di San Vito, il comitato ha deciso di rivolgersi al Prefetto di Pordenone per essere maggiormente tutelato e per poter portare avanti la propria giustificata posizione in difesa del lavoro dell’ambiente e della salute delle persone.
Il dibattito sarà sicuramente molto acceso e l’esito non è scontato. Quel che è certo comunque è che decisioni così importanti non possono essere prese a prescindere dalla volontà popolare: un dibattito pubblico e una consapevole presa di posizione della popolazione che deve essere parte attiva e partecipe delle scelte dell’amministrazione.