Per capire l’inazione della sinistra dobbiamo guardare alle sue divisioni interne. Durante la prima guerra mondiale i socialdemocratici si divisero in due partiti, quelli che avevano sostenuto lo sforzo bellico all’inizio e chi si oppose sempre. Questa divisione anche se venne ricomposta, aveva dato l’avvio ad una fazione che intendeva cambiare il sistema esistente con uno nuovo tramite una rivoluzione.
Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht erano gli esponenti di questo nuovo indirizzo. Furono uccisi all’inizio del 1919 con l’assenso della dirigenza socialdemocrazia. Questo scavò un solco incolmabile tra due visioni, quella riformista e quella rivoluzionaria che non si ricomporranno mai più.
Questa frattura fu una delle cause principali della mancata resistenza ai nazisti da parte della sinistra. I comunisti guardavano ai socialdemocratici come ai nemici esiziali, in alcuni casi, come lo sciopero dei trasporti pubblici di Berlino nel 1932, trovarono un accordo con i nazisti contro il governo prussiano guidato dall’SPD. L’azione politica del partito comunista tedesco combatteva quindi sia i nazisti che i socialdemocratici.
L’ideologia di fondo del KPD poggiava anche sull’idea che i nazisti erano l’ultima carta che il capitalismo avrebbe potuto giocare e che fallita anche questa esperienza si sarebbero definitivamente aperte le porte per la dittatura del proletariato e il superamento del vecchio regime.
A livello di militanza di base però sia i socialdemocratici che i comunisti collaborarono per fronteggiare l’avanzata nazista e questa lotta comune fu portata avanti soprattutto dalle organizzazioni giovanili che probabilmente si rendevano conto del vero pericolo che si stava materializzando davanti a loro.
Queste collaborazioni però non vennero mai sostenute dai rispettivi vertici e l’azione contro Hitler non trovò mai una sintesi restando patrimonio solo delle sezioni locali dei due partiti. L’irriducibile scontro interno alla sinistra minò le capacità di quest’ultima di elaborare una strategia comune per sventare il pericolo nazista.