Già dal 2015 il Comitato StopTTIP di Udine monitora i Trattati di libero Commercio in corso di negoziazione da parte della Ue con Paesi di mezzo mondo, Trattati negoziati in gran segretezza con lo scopo di eliminare dazi e tariffe tra la l’Unione europea e i Paesi coinvolti, Trattati che nello stesso tempo procederanno ad una cancellazione dei diritti dei cittadini europei, dalle regole di protezione ambientale alle precauzioni sul cibo, ai diritti dei lavoratori, alla tutela della salute e dei diritti umani, favorendo invece i profitti di pochi, le grandi imprese transnazionali.
In seguito al processo di internalizzazione dell’economia dagli anni ’90 la liberalizzazione dei mercati ha favorito la concentrazione del mercato nelle mani di pochi, le grandi compagnie transnazionali, un nuovo soggetto politico che tramite i Trattati di libero commercio travolge le politiche economiche pubbliche e tutela invece gli interessi dei grandi investitori. Queste grandi multinazionali esercitano una forte attrattiva nei confronti degli Stati proprio per la loro capacità di investimenti, hanno utili crescenti e bilanci superiori agli Stati, ma i loro interessi non coincidono con quelli delle persone, di noi comuni cittadini: si fanno Stato e sottraggono sovranità alle nostre istituzioni.
Il TTIP (Trattato UE-USA), il CETA (Trattato UE – Canada), il Mercosur (Trattato Ue con 5 Paesi dell’America latina, capofila il Brasile) non sono certamente dei semplici accordi commerciali.
Viene annullato, con la firma di questi accordi, il principio di precauzione, una tutela della salute per i cittadini europei, visto che ogni prodotto in Europa, non certo in Usa o in Canada o in Brasile, deve essere controllato a monte e non a valle.
E vengono poi istituiti dei Tribunali speciali internazionali di arbitrato, Corti di una giustizia parallela presso cui le Multinazionali possono citare in giudizio gli Stati che non garantiscono i profitti dei grandi gruppi: una privatizzazione della giustizia.
Vi mostreremo di volta in volta quali settori della nostra vita rischiano di essere compromessi e quali sono le azioni politiche che stiamo portando avanti tutt’oggi.
Per eventuali comunicazioni, scrivete a stopttipud@gmail.com